Anatomia di una manifestazione #nogreenpass: un 𧾠dal campo. Ieri sono stato al 18esimo corteo consecutivo nel centro di Padova, lâepicentro delle proteste di questo tipo in Veneto. Ecco quello ho visto.
Nei giorni precedenti câerano state diverse polemiche, a partire dai commercianti (che ) per arrivare a sindaco e prefettura. I âno green passâ avevano sfilato di sera, indossando delle tute bianche e mascherine.
corrieredelveneto.corriere.it/padova/cronacaâŚ
La tuta bianca non ha a che fare con il lavoro (nĂŠ con il movimento degli anni â90 e 2000), ma è una specie di provocazione sarcastica: siccome siamo accusati di essere degli âuntoriâ, facciamo i cortei con le debite protezioni.
Per rimanere in tema âdiviseâ: alla testa del corteo câera un uomo con un costume da Transformer (o Jeeg Robot) e tre cani su un hoverboard, avvisato anche in altre manifestazioni â tra cui Trieste.
I riferimenti a Trieste, vista come un modello di resistenza, abbondano: diversi sono i cartelloni con la scritta âTrieste chiama / Padova rispondeâ. Qualcuno sfoggia la maschera di Stefano Puzzer, il portuale diventato volto mediatico della protesta.
Un altro slogan molto gettonato è âgiĂš [o via] le mani dai bambiniâ, che compare nei cartelloni e viene ripetuto nei cori. Ă una frase che viene usata in questo tipo di manifestazioni dallâinizio della pandemia, e non solo in Italia.
Immancabile poi lâomaggio a Giuseppe De Donno, che negli ambienti riduzionisti è visto come un eroe della medicina popolare ucciso dal âregimeâ per aver trovato la cura contro il Covid.
La stessa persona che reggeva in mano il cartellone aveva al petto la stella gialla con la scritta âJudeâ; altri paragonavano il lasciapassare verde allâAhnenpass nazista. Del rovesciamento dei simboli dellâOlocausto ne ho scritto su @valigiablu >
valigiablu.it/complottisti-vâŚ
@valigiablu Piccolo inciso: lâetĂ media è piuttosto elevata. La reazione dei ragazzi e delle ragazze che il sabato affollano il centro testimonia che â almeno a Padova â queste manifestazioni sono una cosa da âboomerâ, percepiti come degli adulti che dicono cose strambe.
@valigiablu Dopo aver percorso il centro, il corteo si è diretto in Prato della Valle dove era montato un piccolo palco. Il primo a parlare è stato Armando Manocchia, noto per essere il fondatore del sito bufalaro di estrema destra âImola Oggiâ.
vdnews.tv/article/siti-fâŚ
@valigiablu Manocchia infila una sequela di stronzate pazzesche: la pandemia è âuna cagataâ, il vaccino è un âvelenoâ, le mascherine âprovocano il cancroâ, i vaccinati âmoriranno tuttiâ entro due anni e li "scavalcheremo" sui marciapiedi.
Dopo di lui parla in collegamento un altro testimonial dâeccezione, Alessandro Meluzzi, che intona un Ave Maria, grida "ora e sempre resistenza" e finisce il suo comizio come un sacerdote scioglie un rituale.
Câè spazio per altri interventi, che si muovono tutti sulla stessa falsariga. Del resto, il copione è rimasto pressochĂŠ invariato dalle prime manifestazioni dellâanno scorso contro le restrizioni: la pandemia non esiste, e se esiste è un pretesto per instaurare una âdittaturaâ.
Nella piazza di Padova â ma il discorso vale per altre piazze analoghe â si mescolano persone e orientamenti diversi, in una plastica rappresentazione di quello che la giornalista Anna Merlan ha chiamato âsingolaritĂ complottistaâ.
complotti.substack.com/p/plandemic-doâŚ
Ă comunque significativo che siamo arrivati alla 18esima settimana consecutiva. Insomma: sarĂ pure una minoranza, ma è visibile e determinata. Per una panoramica sul movimento âno green passâ rimando a questo articolo di @sulcomplottismo su @viceitaly >
vice.com/it/article/z3xâŚ