Vi sembra che il percorso di #AchilleLauro a #Sanremo2022 si sia esaurito, che tutto sembri già visto? Avete ragione, ma è positivo: @AchilleIDOL a Sanremo, a mio avviso, è un buon esempio di dialettica hegeliana sul modello tesi-antitesi-sintesi. Mi spiego: 1/n


TESI: Sanremo pre-2019. Un festival ormai vecchio, target over 50, canzoni e artisti spesso non realmente rappresentativi del mercato musicale italiano (es. E. Filiberto), esibizioni e messaggi spesso non in linea con ciò che si muove nella società. #Sanremo2022


ANTITESI: Lauro. Nel 2019 a Sanremo arrivano alcuni outsider. Lui, per figura e brani, è quello che appare più trasgressivo, provocatore, alieno nei confronti del festival, dei suoi riti, del suo pubblico, della quiete esistenziale su cui Sanremo si era attestato. #Sanremo2022


Il conflitto è evidente. Lauro afferma non tanto la sua unicità, ma il suo rappresentare qualcosa - un mercato, un pubblico, delle istanze - che sono concrete ma che non trovano spazio in Sanremo. Sanremo, invece, difende la sua identità contro l'altro da sé. #Sanremo2022


SINTESI: I due estremi in lotta si contrappongono, e così danno vita a una nuova realtà, che li comprende entrambi. Sanremo non è più uguale a se stesso: si è trasformato. Lauro, al tempo stesso, non è più alieno: anzi è organico (vedasi edizione 2021). #Sanremo2022


Dopo Lauro, Sanremo ha ospitato altri artisti che, fino a qualche anno fa, non ci saremmo aspettati. Lauro ha ricoperto (non so quanto intenzionalmente) una funzione storica: la sua figura è stata rilevante nello svecchiare Sanremo. #Sanremo2022


L'antitesi ha permesso di arrivare la sintesi. Ma la sintesi, nel momento stesso in cui nasce, è già vecchia: è già, di nuovo, tesi. Pronta a essere nuovamente messa in discussione. #Sanremo2022


Ecco perché Achille Lauro sembra già vecchio, sembra aver già esaurito la sua carica innovativa. Non ha vinto Lauro, non ha vinto Sanremo: hanno vinto/perso entrambi, dando vita a una nuova configurazione. #Sanremo2022


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