In Grecia il limite al contante è di 500€, e l'evasione IVA è al 30,1% . In Olanda non c'è alcun limite ai pagamenti in contanti, e l'evasione IVA è il 4,2%. In Italia evasione IVA è al 24,5% con un limite al contante di 2000€ . 1/n


Insomma, non ci sono evidenze che i limiti ai pagamenti in contanti funzionino davvero come misura contro l'evasione (può essere che un pochino funzionino, ma di certo non sono questi limiti a fare la differenza). Invece ad essere storicamente accertati sono due fatti: 2/n


1) L'evasione fiscale è minore dove ci sono norme severe e controlli serrati e la giustizia civile e penale sono rapide e efficienti. (es. Olanda, citata prima). 2) I limiti alla circolazione del denaro contante possono irrigidire e rallentare l'economia. 3/n


L'idea di combattere l'evasione fiscale agendo sul limite ai contanti è frutto di un approccio timido e vagamente tecnicistico al problema. Inoltre riguardo alla situazione Italiana c'è da rilevare un fatto molto importante, di cui non si parla mai: 4/n


In Italia, nonostante un'evasione fiscale stimata intorno al 19% (ISTAT , 2018) , il gettito fiscale effettivamente riscosso è superiore alla media OCSE , e quindi assolutamente congruo. Cosa ci dicono quindi questi due dati? 5/n


Semplice: lo Stato Italiano nel tempo ha già pienamente compensato e quindi recuperato gli importi persi a causa dell'evasione aumentanto tributi indiretti (bolli, accise, balzelli vari) , e mantenendo sempre elevata l'imposizione fiscale sui lavoratori dipendenti, 6/n


compresi quelli a reddito basso, che non hanno una no-tax area sull'importo minimo di sopravvivenza come avviene in altri Paesi europei. Detto questo, farei qualche considerazione in sintesi: 7/n


1) L'evasione fiscale non è la causa del debito pubblico e del dissesto finanziario dello Stato (il gettito è congruo, quindi il danno lo fa la cattiva qualità della spesa) 8/n


2) L'evasione fiscale sulle imposte dirette e sull'Iva dei ricchi e della classe media è ripagata con le tasse e con i balzelli imposti ai lavoratori dipendenti a basso reddito. 9/n


3) Combattere l'evasione senza una riforma vera e complessiva di tutto il sistema di riscossione e di controllo rischia di creare ancora maggiori ingiustizie e di danneggiare l'economia. 4) Il limite ai contanti è - ad essere ottimisti - un pannicello caldo. 10/n


5) Innalzare il limite ai contanti, senza per contro aver migliorato la capacità di controllo e di punizione degli evasori non ha alcun senso se non quello di accontentare le richieste delle classi abbienti che vogliono più libertà per spendere i soldi evasi. 11/n


6) Inasprire controlli e pene (serve anche drastica riforma della Giustizia per rendere rapidi i processi) non ha senso se non lo si fa nell'ambito di una rimodulazione delle imposte indirette e delle imposizioni fiscali sui redditi da lavoro dipendente. 12/n


7) Paradossalmente - visto che il gettito oggi riscosso è comunque congruo - una lotta all'evasione che avesse grande successo porterebbe la pressione fiscale effettiva complessiva oltre i limiti della sostenibilità, danneggiando l'economia. 13/n


Perciò , quello che @GiorgiaMeloni dovrebbe fare è: - Riformare il fisco (abolendo molte imposte indirette e introducendo una no-tax area su lavoro dipendente) - Riformare la Giustizia civile e penale per renderla rapida e efficiente. 14/n


E , solo dopo aver fatto queste cose, - Riformare l'impianto legislativo su reati di evasione e inasprire controlli. - Eliminare qualsiasi limite ai contanti. E poi, last but not least, migliorare di molto la qualità della spesa pubblica. 15/fine


Piccola appendice: In Italia pagare tutte le tasse non è solo costoso: è anche estremamente complicato e macchinoso, e quindi costoso. In un'ottica di efficentamento del sistema per incassare di più e prima è assolutamente necessario semplificare.


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